Superbonus 110 Proroga

bonus 110 su ristrutturazioni ecobonus

Superbonus 110 Proroga

Superbonus 110: alcune cose sono cambiate, ma altre novità sono in arrivo. 

Cosa troverai in questo articolo:

Isolamento della casa

Legge di Bilancio e Proroga del Superbonus 110

La novità più importante del Super Bonus 110 è l’ampliamento della Legge di Bilancio 2022. 

Ma attenzione perché è una proroga differenziata:

  • Super Bonus 110 esteso al 2023 per appartamenti e fabbricati composti da due a quattro unità immobiliari ben accatastate (anche se di proprietà di privati);
  • Proroga al 2025 per appartamenti e fabbricati costituiti da due a quattro unità immobiliari, ma in flessione: 70% nel 2024 e 65% nel 2025;
  • Per quanto riguarda gli immobili di proprietà della cooperativa, la data di scadenza del Super Bonus 110 è la stessa della data di scadenza dell’ex IACP, che era il 31 dicembre 2023, e al 30 giugno 2023 il 60% delle commissioni è stato pagato.
bonus 110 su ristrutturazioni ecobonus

Scadenza del Superbonus per le case singole

L’estensione del Super Bonus 110 alle case unifamiliari e alle ville è discussa separatamente.

Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2022 il Super Bonus 110 per le case unifamiliari sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022, senza il limite di 25.000 euro relativo ai tetti Isee. L’accordo è stato elaborato con gli emendamenti alla legge di bilancio approvati dalla Commissione Bilancio del Senato.

Periodo di Detrazione

Per chi sceglie di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il bonus eccedente 110, la ripartizione della detrazione cambia in base all’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

5 Rate: per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021.
4 Rate: per le spese 2022.


Per le spese sostenute vale il principio di cassa, ovvero le spese si considerano sostenute nell’anno di effettivo pagamento, indipendentemente dalla data di trasferimento.

I condomini variano, quindi è la data del trasferimento dal condominio che conta, non la data della rata del singolo condominio.

Dispersione Termica di una casa

Sconto in Fattura e Cessione del Credito

La Legge di Bilancio 2022 estende, anche per il Super Bonus 110, lo sconto in fattura e la cessione del credito, fino al 31 dicembre 2025. Per gli altri bonus casa, prorogato fino al 31 dicembre 2024.

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello con relative istruzioni sull’allocazione del credito e sugli sconti in fattura

Il Decreto Antifrode

Un’importante novità in merito al Super Bonus 110 e agli altri bonus casa è l’approvazione della Legge Antifrode, che entrerà in vigore dal 12 novembre 2021. Scopo del decreto è frenare le frodi sul Super Bonus 110 e altre frodi sui bonus.

Una delle norme più importanti prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere la validità di una cessione del credito, entro 5 giorni lavorativi, dall’invio della comunicazione, per un periodo massimo di 30 giorni.

Tuttavia, una notizia recente sul decreto antifrode è che il decreto antifrode non si applica agli interventi di edilizia libera di importo inferiore a 10.000 euro

FAQ Agenzia delle Entrate Superbonus 11

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Isolamento Termico Condominio

Isolamento Termico Condominio

Come sapete, il comfort termico e acustico nella vostra casa è fondamentale. Ciò è particolarmente vero se si vive in un condominio che potrebbe essere stato costruito qualche anno fa, dove le pareti dissipano il calore o sono così sottili che non è possibile un adeguato isolamento termico o addirittura un isolamento acustico.

Come avviene la coibentazione?

L’isolamento soffiato è sicuramente il modo migliore per migliorare il clima del tuo appartamento, soprattutto se abiti in un condominio, per una serie di motivi.

La prima e principale è che gli interventi di isolamento possono essere fatti ad hoc per il tuo appartamento, anche se abiti in un condominio.
Infatti è possibile intervenire isolando le pareti interne in presenza di cavità, spesso presenti negli edifici costruiti alcuni anni fa. L’intervento è ottimo perché permette di ottenere tutti i vantaggi dell’isolamento con un lavoro rapido, poco invasivo ed economico. 

Si può continuare a soffiare le fibre di cellulosa nella cavità. Ciò riduce notevolmente il trasferimento di calore, con conseguente risparmio energetico sia in inverno che in estate.

È solo soffiando aria che si può servire la propria abitazione indipendentemente dagli altri appartamenti, infatti è possibile lavorare senza pesanti opere di muratura (si può intervenire solo praticando dei fori) e senza necessità di tributi Ottieni il permesso di l’amministratore o i vicini. Inoltre, intervenendo nell’intercapedine, non c’è bisogno di uscire di casa per il lavoro: come vedete, il comfort è davvero ottimo.

Come vengono ripartiti i costi della coibentazione?

Un aspetto di cui sentiamo spesso parlare ma di cui potremmo ancora non essere chiari riguarda la ripartizione dei costi condominiali associati alla realizzazione degli interventi di isolamento.

Come tutti sappiamo, per quanto riguarda la tutela delle parti comuni del condominio, i singoli appartamenti non sono esenti dall’obbligo di sostenere le spese di manutenzione, che devono essere ripartite tra i singoli appartamenti indipendentemente dal loro utilizzo (c’è un vero tavolo per condividere il costo dell’appartamento per intervento).

Ma nel caso di un intervento di coibentazione dell’appartamento, a chi spetta il pagamento del conto?

Leggi questo articolo per approfondimenti.

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Bonus Facciate

Detrazioni Fiscali Restauro Facciate Condomini

Bonus Facciate

Negli ultimi anni sono aumentati notevolmente gli incentivi offerti dal governo italiano per migliorare l’arredo urbano, migliorare le condizioni delle nostre case e favorire la sostenibilità degli edifici in cui abitiamo. Con i vari incentivi statali per la casa come il bonus ecologico 110%, il bonus ecologico per la ricostruzione energetica, il bonus terremoto e il bonus facciata, i contribuenti italiani sono viziati.

Di questi, il Bonus Facciate è quello di maggior successo nel 2021, quindi è stato aggiornato per il 2022 con alcune modifiche. Per aiutarvi a capire come funziona la struttura e le principali novità previste nell’ampliamento, abbiamo preparato una piccola guida di riferimento.

Cosa troverai in questo articolo:

Isolamento della casa

Che cos'è il Bonus Facciate?

Si tratta di un beneficio fiscale che copre una percentuale del costo di ripristino o ripristino delle facciate di edifici esistenti in determinate aree. È stato introdotto nella Legge di Bilancio 2020 e ribadito nel 2021 e nel 2022.

Chi può richiedere il Bonus Facciate?

Il Bonus Facciate può essere richiesto da:

  • persone fisiche;
  • istituzioni pubbliche e private;
  • associazioni imprenditoriali e professionali;
  • contribuenti con reddito d’impresa.

Sono esclusi da questo vantaggio coloro che utilizzano un sistema fiscale separato o imposta sostitutiva.

Detrazioni Fiscali Restauro Facciate Condomini

In cosa consiste il Bonus Facciate?

Il bonus copre le facciate di tutti i nuovi e vecchi edifici, appartamenti, residenze private, anche commerciali, ubicati in Zone A, B o similari (approfondiremo nell’articolo), le cui superfici sono visibili dalla strada o da altro suolo pubblico , come le ferrovie.

In pratica, l’impianto prevede tutti gli interventi sull’intero perimetro esterno a vista di qualsiasi edificio di categoria catastale, ovvero non solo sulla facciata, facciata e corpo principale dell’edificio, ma anche sugli altri lati dell’edificio. Sono esclusi dalla concessione gli interventi sulle facciate interne che si affacciano, ad esempio, su cortili di appartamenti o parcheggi. Non rientrano nel bonus facciata gli interventi su edifici in costruzione o in via di demolizione e ricostruzione.

Per ricevere il bonus è necessario intervenire nei seguenti ambiti:

  • Strutture di facciata opaca: pareti, strutture orizzontali e coperture
  • Balconi, decorazioni e fregio
  • Possono essere ristrutturazioni o semplici operazioni di pulizia o verniciatura.

A quanto ammonta la Detrazione del Bonus Facciate 2022?

La nuova legge di bilancio estende il bonus facciata al 2022, ma aggiunge alcune importanti novità.

Ecco le principali novità rispetto al 2021:

  • Il tasso di interventi attuati entro il 31 dicembre 2022 è passato dal 90% al 60%;
  • L’intervento può essere effettuato anche solo su una parte della facciata e non deve più essere eseguito sull’intera facciata.

Pertanto, l’estensione del bonus di facciata al 2022 riduce da un lato la percentuale del bonus, ma dall’altro aumenta il bacino di utenza, includendo anche coloro che intervengono solo in parte nella loro facciata. Edifici dove prima erano esclusi.

TATANKA CZ R Sintoray

Come Usufruire del Bonus Facciate

I bonus per la facciata possono essere pagati in tre modi:

  • Dichiarazione dei redditi;
  • Sconti su fatture tramite aziende o professionisti;
  • Trasferimento credito a terzi.

Nel primo caso, l’importo del bonus di facciata viene versato dall’Agenzia delle Entrate dopo la dichiarazione dei redditi: il 60% dell’importo speso viene rimborsato tramite sgravio Irpef per dieci anni. 

Ciò significa che l’imposta verrà detratta dal contribuente in rate annuali nel tempo. 

Per quanto riguarda lo sconto in fattura, l’azienda o il professionista incaricato applica direttamente una riduzione del 60% del costo del lavoro, consentendo al beneficiario di godere dell’importo scontato in fase di pagamento. Infine, se vuoi usufruire del Bonus Facciata trasferendo credito, devi rivolgerti a soggetti esterni come agenzie di credito e intermediari finanziari (banche, assicurazioni o Poste Italiane).

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Cos’è il Superbonus 110%

bonus 110 su ristrutturazioni ecobonus

Cos’è il Superbonus 110%

Il Superbonus 110% è un incentivo introdotto dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, pensata per rendere le nostre abitazioni più efficienti e sicure. 

Cosa troverai in questo articolo:

Isolamento della casa

Come funziona il Superbonus 110?

Il meccanismo prevede che l’intervento possa essere fatto anche gratuitamente ai cittadini! Il Superbonus si divide in due tipologie di interventi:

  • Il Super Ecobonus promuove lavori di efficientamento energetico; 
  • Il Super Sismabonus favoriscono l’adattamento sismico.

Gli incentivi prevedono la detrazione del 110% per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, suddivise tra cinque persone che hanno diritto, per una quota delle spese sostenute nel 2022, a quattro quote annuali di pari importo. Per l’IACP il periodo durante il quale possono essere effettuate le detrazioni è prorogato al 31 dicembre 2022, e successivamente al 30 giugno 2023, se almeno il 60% dei lavori è completato entro il 31 dicembre 2022. Per gli appartamenti il termine sarà prorogato al 31 dicembre 2022 se almeno il 60% dei lavori sarà completato entro il 30 giugno 2022

Bonus Infissi 2020

Per poter usufruire del Super Ecobonus è necessario almeno un intervento cosiddetto di “guida”. Gli interventi trainanti comprendono la coibentazione dell’involucro edilizio, sia plurifamiliare che unifamiliare, la sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati, la sostituzione degli impianti termici in edifici unifamiliari o unità immobiliari ubicate in abitazioni plurifamiliari funzionalmente separate con mono o più Canali esterni indipendenti multipli. 

Una volta effettuato almeno un intervento di guida, il beneficiario può decidere di effettuare anche interventi cosiddetti “drag”, come cambio infissi, tende da sole, installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, impianti domotici , guida in condizioni di gravità Le persone con disabilità e gli over 65 rimuovono le barriere architettoniche e altro. 

Tali interventi (guida e traino) devono prevedere miglioramenti minimi di almeno due classi energetiche di fabbricati o unità immobiliari ubicate all’interno di abitazioni plurifamiliari funzionalmente indipendenti con uno o più accessi esterni indipendenti. Per quanto riguarda il super eco-dividendo, le persone fisiche possono lavorare fino a due unità abitative, salvo interventi nelle parti comuni che prevedono sempre convenienza, indipendentemente dal numero di unità di proprietà.

SuperBonus e Super Sismabonus

Per poter godere del Super Sismabonus è sufficiente intervenire sulla regolazione antivibrante. In questo caso anche l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia può godere di una riduzione del 110%. Tuttavia, su Super Sismabonus, non c’è limite al numero di case che possono essere ristrutturate. Per poter usufruire dell’agevolazione del 110%, gli edifici devono essere ubicati nelle zone sismiche 1, 2, 3.

I beneficiari possono decidere di esercitare l’opzione di sconto in fattura: l’azienda o le aziende che effettuano i lavori chiedono uno sconto fino al 100% del valore della fattura, così i cittadini possono lavorare senza alcuna spesa monetaria. In questo modo l’azienda riceverà un credito d’imposta pari al 110% dell’importo dello sconto applicato, da riutilizzare in cinque rate annuali di pari importo (o quattro per le spese sostenute nel 2022). Ad esempio, se il valore totale dell’opera è di 10.000 euro e l’azienda decide di applicare uno sconto pari al 100% della fattura, verrà confermato un limite di credito di 11.000 euro.

In alternativa, il contribuente può sempre sostenere direttamente il costo del lavoro e poi decidere se utilizzare la detrazione come compensazione per pagare meno tasse, oppure trasferire il credito d’imposta a un terzo (compreso un istituto di credito).

Questa misura crea un meccanismo di mercato virtuoso che porta benefici a tutti i soggetti coinvolti: i cittadini possono ristrutturare la propria casa gratuitamente, riducendo i costi di fatturazione e aumentando il proprio patrimonio immobiliare; le aziende possono aumentare il fatturato grazie ai maggiori carichi di lavoro; lo Stato può rendere le Famiglie più produttive , più sicuro e sostenere un aumento dell’occupazione e del reddito.

VEDI LA PAGINA UFFICIALE SUL SITO DEL GOVERNO:

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Sisma Bonus

Sisma Bonus 2020 Detrazioni Fiscali

Sisma Bonus

Il Sisma bonus è un incentivo fiscale su interventi edilizi volti a migliorare le prestazioni anti sismiche degli edifici in territorio italiano.

In questo articolo andremo a parlare nel dettaglio del Sisma Bonus, chiariremo alcuni dei dubbi più frequenti e andremo a capire in quali casi può essere richiesto.

Sisma Bonus 2020 Detrazioni Fiscali

Cos'è il Sisma Bonus

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. 

La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. 

La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata.

Vedi il Sisma Bonus del 2020

Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

Chi sono i Soggetti Interessati

L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES). 

Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.

Vedi il Rischio Sismico della tua zona.

Terremotati incentivi Fiscali per i soggetti interessati

Vantaggi Fiscali del Sisma Bonus

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

 La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).

Infine, chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96.000 euro).

Terremoto incentivi Fiscali

Sisma Bonus 2020

Il Sisma Bonus prevede una detrazione o sconto immediato in fattura per interventi di riduzione del rischio sismico effettuati sulle abitazioni ed attività produttive. 

 

L’incentivo fiscale è pari al 70% in caso di riduzione di 1 Classe di rischio sismico

La detrazione è invece pari al 75% se il miglioramento è pari a 2 classi di rischio.

Inoltre, per interventi effettuati su condomini, la detrazione è pari al 75% per il miglioramento di una classe di rischio e dell’85% nel caso il miglioramento sia di 2 classi di rischio.

La grande novità è quindi l’estensione del Sisma Bonus anche a capannoni commerciali e la proroga fino al 31 Dicembre 2021. 

Terremoto incentivi Fiscali

Se vuoi saperne di più sul Sisma Bonus e sulle classi di rischio sismico, ti consigliamo di leggere l’articolo che trovi qui sotto.

Rischio Sismico

Il rischio sismico è una valutazione per calcolare il danno potenziale, su un determinato edificio, a seguito di un sisma.

La formula per calcolare il Rischio Sismico è la seguente:

Rischio = Pericolosità · Vulnerabilità · Esposizione

Dove:

  • La pericolosità è la probabilità che si verifichi un terremoto, in base alle previsioni degli organi competenti.
  • La vulnerabilità è la valutazione che viene fatta, sull’edificio, sulle sue capacità di resistere ad un sisma.
  • L’esposizione è l’impatto che può esserci sul contesto socio/economico nel quale l’edificio di trova, a seguito di un sisma. In sostanza una valutazione dei danni collaterali.
Riguardo alla pericolosità ci si deve affidare alla classificazione Sismica del Territorio in cui l’edificio si colloca (questo punto verrà trattato più approfonditamente qui sotto)
 

Per quanto riguarda la vulnerabilità invece, esistono varie classi si rischio degli edifici. La classe di rischio può essere determinata essenzialmente con 2 metodi:

  • Il Metodo Semplificato: il metodo semplificato è idoneo ai soli edifici in muratura. Consigliato per una valutazione preliminare. Esistono già 7 tipologie di strutture in muratura previste che vanno a collocare l’edificio in 6 classi di vulnerabilità definite dalla scala macroscopica europea EMS
  • Il Metodo Convenzionale: il metodo convenzionale è applicabile a qualsiasi tipo di edificio e rispecchia i normali criteri di analisi previsti dalle attuali NCT 20080. Di fatto su basa su criteri di valutazione: la Perdita Annuale Media attesa (PAM che tiene conto delle perdite economiche e costi di ricostruzione) e l’indice di sicurezza (IS-V che è il rapporto tra l’accelerazione di picco al suolo e  il raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita SLV )
Una volta effettuata la valutazione, viene attribuita all’edificio una classe di rischio sismico tra le seguenti (da “A” minor rischio a “G” maggior rischio):
 
Classe A
Classe B
Classe C
Classe D
Classe E
Classe F
Classe G

Classificazione Sismica

Sin dal 2003 l’Italia è stata divisa in 3 zone di Classificazione sismica in base al rischio di terremoti. Ultimamente se ne è aggiunta una quarta, precedentemente “Non classificata”. Se vuoi scoprire il rischio sismico della tua zona, clicca sul pulsante qui sotto per scaricare la mappa aggiornata al 31 Gennaio 2019.

Nelle Zone a rischio simico 4, o a basso rischio, è facoltà delle Regioni imporre criteri di costruzione anti sismici.

A ciascuna zona, inoltre, viene attribuito un valore dell’azione sismica utile per la progettazione, espresso in termini di accelerazione massima su roccia (zona 1=0.35 g, zona 2=0.25 g. zona 3=0.15 g, zona 4=0.05 g).

La novità del Sisma Bonus 2020 sta nell’estensione del Bonus, oltre alle Zone Sismiche 1 e 2, anche alla Zona 3.

Zona SismicaDescrizioneAccelerazione con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni (ag)
Zona 1È la zona più pericolosa. La probabilità che capiti un forte terremoto è altaag >0.25
Zona 2In questa zona forti terremoti sono possibili0.15
Zona 3In questa zona i forti terremoti sono meno probabili rispetto alla zona 1 e 20.05
Zona 4È la zona meno pericolosa: la probabilità che capiti un terremoto è molto bassaag ≤ 0.05
Classificazione Sismica Italia 2019
Immagine tratta dal sito protezionecivile.gov.it

Oltre agli incentivi per il miglioramento delle prestazioni anti sismiche degli edifici, esistono anche gli incentivi per il miglioramento delle prestazioni energetiche delle abitazioni. Se vuoi saperne di più, contatta Eco Innovazione per i dettagli.

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Ecobonus 2020

Ecobonus 2020

Ecobonus 2020

In questo articolo andremo a parlare di tutti gli incentivi fiscali per la ristrutturazione della tua casa, come il Bonus Casa e l’Ecobonus per interventi di miglioramento energetico.

La nuova legge di Bilancio 2020 proroga gli incentivi Fiscali per lavori di ristrutturazione. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando e come ottenerli:

Ecobonus 2020

Se avete ancora dubbi o per eventuali delucidazioni, non esitare a contattarci cliccando il pulsante qui sotto:

La legge di bilancio del 2020 ha prorogato le tanto attese detrazioni fiscali per la ristrutturazioni edilizie e l’Ecobonus. Ha inoltre confermato le detrazioni fiscali per interventi di adeguamento antisismico (il cosiddetto Sisma Bonus). 

Ma andiamo a vedere nel dettaglio il testo della legge di Bilancio:

“1) Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote annuali).


2) Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione al 50 o 65 per cento per gli interventi di efficienza energetica come l’installazione di pannelli solari, di impianti
dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori, di dispositivi per il controllo da remoto  degli impianti (da suddividere in 10 quote annuali), anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari 

3) Proroga per il 2020 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione;


4) Introduzione per il 2020 di una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (“Bonus facciate”)”

Ora andiamo a capire nel dettaglio di cosa si tratta e come possiamo richiedere questi incentivi fiscali:

Bonus Casa

Il bonus casa è riservato ai  contribuenti che possono detrarre dall’imposta sui redditi (irpef), il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione per immobili che si trovano nel territorio italiano. 

Inoltre riguarda i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento, i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili, gli inquilini, il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (solo per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016). Per eventuali delucidazioni leggi l’articolo sulle detrazioni fiscali per ristrutturazione. Oppure contattaci.

Ecobonus 2020

Bonus Facciate

Dalla legge di Bilancio del 2020 è stato stabilito che dall’anno prossimo anno verrà istituito un nuovo bonus fiscale chiamato Bonus Facciate, che prevede uno sgravio Irpef del 90% per chi ristruttura facciate di edifici condominiali e non, a partire dal 2019.

Quindi alcuni punti salienti sono: 

    • È valido sia per abitazioni private che per condomini;
    • la detrazione delle spese è pari al 90%;

    • sarà valido anche per le spese sostenute nel 2019;

    • non ha limiti di spesa;

    • sarà valido anche per spese di manutenzione ordinaria, (quindi basterà una ritinteggiatura per poterne usufruire);

    • il bonus facciate sarà cumulabile con altre misure di risparmio energetico (come l’Ecobonus).

È valido quindi per interventi di:  verniciatura, intonacatura, rifacimento di ringhiere, decorazioni, marmi, balconi, impianti di illuminazione, impianti pluviali e cavi tv.

Detrazioni Fiscali Restauro Facciate Condomini

Tuttavia restano ancora da chiarire alcuni dubbi su questo bonus facciate, come:

  • come richiedere il bonus;

  • in quanti anni va suddiviso il rimborso Irpef 5 o 10 anni;

  • se sarà ammessa la cessione del credito per gli incapienti;

  • se sarà soggetto allo sconto fattura (come avviene con le ESCo per il cappotti termici).

Ecobonus Guida

L’Ecobonus 2020, tanto voluto dal Neo ministro del Movimento 5 stelle, Patuanelli, proroga, fino alla fine del 2020 gli incentivi fiscali per tutti coloro che effettuano interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche su un’abitazione.

L’Ecobonus da diritto a un detrazione Irpef dal 50% al 65%, incrementata fino al 75% nel caso di lavori in condominio.

Il contribuente ha diritto ad una detrazione del 50% per i seguenti lavori:

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione( con efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013)

Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)

Coibentazione Casa

Detrazione Ecobonus 65% per i seguenti interventi:

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di Building Automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi.

Detrazione Ecobonus al 70% o 75% per i seguenti interventi:

Interventi di tipo condominiale*

*La detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con limite di spesa di 40.000€ moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%.

Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%.

 Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000€, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus Agenzia delle Entrate

L’assegnazione dell’Ecobonus può essere una materia ostica quando parliamo di “persone interessate”. 

Possono esserci, multiproprietà, coniugi, figli, aziende terze, affittuari ecc.

Insomma, il mondo dei diritti reali sulle proprietà immobiliari, è abbastanza complesso.

In questo video, che trovi qui di fianco, un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, spiega quali sono le principali casistiche nell’assegnazione del Bonus Ristrutturazioni.

Ecobonus Enea

Cos’è l’ENEA? Si tratta dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. 

In sostanza il D.L. 205/2017 ha introdotto l’obbligo, per tutti gli interventi di recupero edilizio, che comportino una riduzione dei consumi energetici, di comunicazione ad ENEA. 

La comunicazione ad Enea, dovrà essere compilata e trasmessa online nel termine massimo di 90 giorni dalla fine dei lavori (in caso di ritardo, può essere comunque sanata la violazione).

La comunicazione ad ENEA è un obbligo imprescindibile al quale deve adempiere il titolare 

Per la registrazione e l’invio della documentazione ad ENEA, ti basterà seguire questo link: 

https://ecobonus2019.enea.it/

Qui invece puoi trovare una guida, messa a disposizione da Enea per guidarti nell’ottenimento del Bonus casa: GUIDA ENEA

eco innovazione isolamento termico

Ecobonus Infissi

Oltre agli interventi di miglioramento energetico, ci sono state delle altre modifiche nel 2020 anche in altri ambiti, come:

  • Bonus Caldaia, dove l’incentivo varia dallo 0% al 50% al 65% in base alle prestazioni energetiche della caldaia;
  • Bonus Zanzariere e tende anti-insetto, se previste di schermature solari, hanno un incentivo del 50%. 
  • Bonus Tende da Sole e tende da interni, con detrazione del 50%.
  • Bonus Finestre ed Infissi, che viene compreso all’interno dell’Ecobonus, o del Bonus Ristrutturazioni, e porta un incentivo fiscale sempre del 50%.
Bonus Infissi 2020

Il testo del documento programmatico di Bilancio del 2020 recita: “Estese le detrazioni fiscali per gli interventi di adeguamento antisismico realizzati tramite demolizione e ricostruzione di interi edifici (c.d. sisma bonus) anche agli immobili delle zone classificate a rischio sismico 2 e 3.”

Il Sisma Bonus prevede una detrazione o sconto immediato in fattura per interventi di riduzione del rischio sismico effettuati sulle abitazioni ed attività produttive. 

L’incentivo fiscale è pari al 70% in caso di riduzione di 1 Classe di rischio sismico. 

La detrazione è invece pari al 75% se il miglioramento è pari a 2 classi di rischio.

Inoltre, per interventi effettuati su condomini, la detrazione è pari al 75% per il miglioramento di una classe di rischio e dell’85% nel caso il miglioramento sia di 2 classi di rischio.

La grande novità è quindi l’estensione del Sisma Bonus anche a capannoni commerciali e la proroga fino al 31 Dicembre 2021. Se vuoi saperne di più sul Sisma Bonus e sulle classi di rischio sismico, ti consigliamo di leggere l’articolo che trovi qui sotto.

 

Sisma Bonus 2020 Detrazioni Fiscali

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE:

Detrazioni Fiscali Ristrutturazione

Ecobonus 2020

Detrazioni Fiscali Ristrutturazione

Quando parliamo di detrazioni fiscali in ambito ristrutturazione parliamo dell’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 € per unità immobiliare.

Tuttavia, oltre alla detrazione IRPEF, è presente anche il cosiddetto Bonus Casa o Bonus Ristrutturazioni, grazie alla legge di bilancio, dal 26 giugno 2012 è possibile usufruire di una detrazione più elevata 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Inoltre è possibile anche usufruire anche del cosiddetto Ecobonus del 50% o 65% per l’efficienza energetica. 

Anche in questo caso l’agevolazione è da suddividere in 10 rate annuali, e sono compresi anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari.

Qui sotto puoi trovare un video dell’Agenzia delle Entrate che spiega tutto nel dettaglio.

 

Bonus casa ed Ecobonus, sono quindi ulteriori incentivi fiscali per la ristrutturazione/miglioramento della prestazione energetica della propria abitazione che vengono rinnovati di anno in anno con legge di bilancio. 

Ora andremo a vedere chi è il destinatario di questo tipo di agevolazioni, cosa comprendono e le novità per gli anni 2019 e 2020.

Cos'è il bonus Ristrutturazioni?

I contribuenti che ristrutturano le abitazioni, o parti comuni di edifici residenziali, situati nel territorio dello Stato Italiano possono detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) una parte delle spese sostenute per i lavori. 

La detrazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno partecipato alla spesa e che hanno diritto.

Sottolineiamo che, dal 2019, qual’ora la ristrutturazione comprendesse interventi di risparmio energetico, deve essere fatta comunicazione tramite l’ENEA, ossia l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, tramite il link che trovi qui sotto: 

https://bonuscasa2019.enea.it/index.asp

 

Ecobonus 2020

Chi è interessato?

L’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti soggetti ad imposta sul reddito IRPEF, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione

Tra gli altri riguarda:

  •  i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento;
  • i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili;
  • gli inquilini;
  • il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

Quali sono i Vantaggi

Con il bonus ristrutturazione potrai portare in detrazione fiscale il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e l’importo massimo detraibile è pari a 96.000 euro.

Tale importo verrà restituito, nell’arco di 10 anni, tramite le dichiarazione dei redditi.

 

C’è inoltre la possibilità, per i contribuenti, con l’accordo dell’azienda fornitrice dei servizi, di richiedere uno sconto immediato in fattura, della detrazione fiscale spettante. A questo proposito sono nate delle società ESCo Energy Service Company in grado di fornire supporto finanziario per questo genere di interventi.

Novità per il 2020

La legge di bilancio per il 2020 ha confermato le proroghe per la detrazione al riguardo degli interventi di ristrutturazione edilizia al 50%, utilizzabile fino al 31 Dicembre 2020 e divisibili in 10 quote annuali.

Anche il bonus al 50% o 65% per l’efficienza energetica è stato prorogato al 31 dicembre 2020. Anche in questo caso l’agevolazione è da ripartire in 10 rate annuali, e sono compresi anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari.

Anche il bonus fiscale per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione è stato anch’esso prorogato per tutto il 2020.

Se vuoi leggere tutti i dettagli sugli incentivi fiscali per il 2020, clicca sul link qui sotto:

ECOBONUS 2020

Ecobonus 2020

Domande Frequenti:

Le spese di ristrutturazione detraibili sono quelle indicate alle lettere a,b,c,d dell’articolo 3 del DPR 380/2001.  

Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia, effettuate su immobili residenziali. Le agevolazioni sono estete anche alle pertinenze di tali abitazioni. 

Tuttavia, ogni anno, con la legge di bilancio, vengono compresi/esclusi alcuni interventi. 

Leggi le novità sulle detrazioni per ristrutturazione del 2020.

La definizione esatta, in base al DPR 380/01, è:

“Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.”

Le detrazioni d’imposta consentono al contribuente di ridurre l’imposta annuale lorda dovuta allo Stato nella dichiarazione dei redditi.

Va presentata allo sportello unico dell’edilizia e i documenti da consegnare sono:

  • Comunicazione firmata dal proprietario e dal progettista;
  • Relazione a firma di un tecnico abilitato;
  • Elaborati di progetto con lo stato di fatto, lo stato dopo i lavori e l’intra-operam;
  • Dati dell’impresa e il DURC*

Il Documento Unico di Regolarità Contributiva DURCdopo l’entrata in vigore del D.L. 69/2013, dovrebbe essere fornito dalle amministrazioni comunali. Nella pratica è ancora in uso l’abitudine, da parte degli enti, di richiederlo al committente.

 

Chi acquista un immobile da un’impresa non può beneficiare delle detrazioni fiscali previste, né per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia né per quelli relativi alla riqualificazione energetica  se l’impresa non ha i requisiti per usufruirne. 

La risposta, purtroppo è si! In una circolare dell’agenzia delle entrate, si parla di “disponibilità diretta e materiale” del bene oggetto della ristrutturazione. Se questo bene viene messo in affitto, anche per brevi periodi di tempo, perderemo anche benefici fiscali derivanti. A renderlo noto è l’agenzia delle entrate, con risposta all’appello numero 282, in un caso in cui il contribuente chiedeva di continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali, dell’immobile ricevuto in eredità, pur avendolo messo in affitto.

Se hai altre domande relative alle detrazioni fiscali per ristrutturazione, invia una mail a info@eco-innovazione.it o chiama il Numero Verde 800 85 84 81

Condividi l'articolo con chi è più interessato:

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

POST CONSIGLIATI PER TE: